Servizio di piegatura metalli
La piegatura della lamiera, mediante l'utilizzo di macchine specifiche, ha una storia ultracentenaria: già alla fine del 1800 si cominciava ad impiegare queste attrezzature nelle officine meccaniche e nell'industria.
Con le operazioni di piegatura, è possibile ottenere una moltitudine di oggetti dalle forme più svariate, senza alterare lo spessore della lamiera.
Grazie all'utilizzo di attrezzature nuove e tecnologie sempre più sofisticate, oggi si riescono a controllare al meglio i comportamenti dei materiali durante la deformazione, ottenendo maggiori precisioni dell'angolo di piega.
Nonostante l’introduzione di tante innovazioni, resta fondamentale la presenza di un operatore, che deve essere in grado di fornire indicazioni esatte per la programmazione delle macchine.
I fattori principali da considerare in ogni tipo di operazioni sono:
- il raggio di piegatura: se è eccessivamente piccolo, può essere causa di incrinature, riducendo conseguentemente la resistenza del pezzo alle sollecitazioni meccaniche. Il raggio minimo di piegatura ammissibile varia in funzione della natura e dello stato del materiale, oltre che dello spessore. È maggiore per i materiali duri e normalmente deve essere maggiore dello spessore della lamiera
- l'elasticità del materiale: il ritorno elastico dell'elemento piegato, cessata l'operazione di piegatura, è tanto maggiore quanto più duro è il materiale della lamiera e più grande è il raggio di piegatura
- lo sviluppo dei pezzi da piegare: per le deformazioni che si hanno nella piegatura, la lunghezza del pezzo da piegare non coincide con lo sviluppo in lunghezza delle fibre mediane del pezzo piegato. Le fibre che conservano l'originaria lunghezza (linea neutra) risultano normalmente spostate verso l'interno della curva e la loro posizione dipende dalla qualità del materiale, dal raggio di curvatura e dallo spessore della lamiera. Pertanto dato lo spessore del materiale, il raggio e l'angolo di piegatura, mediante appositi coefficienti è possibile determinare lo sviluppo del pezzo da piegare.
Officine Piva è dotata di una pressa piegatrice VIMERCATI da 3 metri, una pressa PHSY VIMERCATI da 1.5 metri e una calandra OMCCA per i mm. 4 di spessore.
Calandratura metalli
Officine Piva s.r.l. esegue la calandratura delle lamiere grazie all’utilizzo di calandre a quattro rulli ad assi paralleli. La lamiera ( di spessore max 5 mm e di lunghezza max 1500mm ) vincolata al passaggio tra di essi, segue una traiettoria circolare, il cui raggio di curvatura è ottenuto agendo sulla posizione dei rulli.
Si ottengono così forme cilindriche o coniche.
Officine Piva s.r.l. è dotata di una calandra OMCCA per 5mm di spessore e 1500mm di lunghezza.